Un altro buco nell’acqua

 

Buongiorno a tutti e benvenuti ai nostri 5 minuti di ortodonzia quotidiana.

Purtroppo ancora un buco nell’acqua...

Ebbene si! La mia ricerca disperata di un approccio semplice alla analisi della verticalità di un paziente si è rivelata....... disperata.... appunto.....

Oggi ho provato a cercare in un altro manuale molto pratico, molto bello, molto utile e moooltoo italiano:

“Il Giardino della Ortodonzia” di Giuseppe Cozzani.

Non avendo molto di cui parlare in realtà vi parlo di come ho incontrato questo libro.... Ovviamente faceva parte della biblioteca di famiglia, ma a me è servito in un momento particolare.. Prima della mia prima consulenza!!

In effetti nella parte iniziale affronta la parte della prima visita con una bella cartella da compilare e indovinate?? Una check-list da seguire! 

Così quando il prof Tenti non mi è venuto in contro ho pensato al prof. Cozzani... Sigh Sigh il monte Olimpo della ortodonzia italiana è tutto contro di me... 

Nel libro infatti non vi sono molti riferimenti alla dimensione verticale o verticalità che dir si voglia. Nella famosa check-list per la prima visita l’autore consiglia solo di selezionare il tipo di volto del paziente in particolare in base alla convessità del volto. In effetti in questo modo si inizia ad introdurre un concetto piuttosto importante: come si integra la verticalità con i problemi sagittali?? 

E su questa falsariga continua poi con la parte tecnica. Non basta dunque sapere se morso aperto o morso coperto, ma  bisogna integrare con una definizione sagittale (la più classica seconda o terza classe). 

Il dispositivo utilizzato per la cura dell’OVB è un classico arco di utilità con aggiunta di elastici. Opportunamente attivato si rivela un’arma micidiale...  Ritornando al legame verticalità - sagittalità l’autore propone uno scema molto semplice: Se si muovono i denti anteriori fondamentalmente nulla cambia, si apre il morso o si chiude, ma nulla di più (ovviamente non è proprio così! Pensiamo alla esposizione gengivale!).

Se si muovono i denti posteriori le cose cambiano e si fanno più interessanti!

  • Se si estrudono i denti posteriori si aumenta la verticalità, si apre il morso ma la mandibola?? Secondo l’autore la mandibola post-ruota e quindi poi va avanzata in caso di seconda classe. Questo è ovviamente positivo in terza classe (meglio terza classe con tendenza all’ipodivergenza quindi!)
  • Se si intrudono il morso si chiude anteruotando la mandibola proiettandola in avanti! Ed è quello che propone il prof Cozzani con degli archi di utilità con curva anti-Spee  ed elastici anteriori ( Un Sato antesignano!!). Ovviamente buono per le seconde, ma pessimo per le terze classi!!
Non so se la post-rotazione mandibolare in caso di estrusione dei denti posteriori è accettata da tutti gli autori... Bha l’unica cosa che so è: niente pallini!! E la cosa non va bene... Ci proveremo di nuovo domani....

Commenti

Post popolari in questo blog

SEGNI DI BJORK (PARTE I)

PARODONTO E TERAPIA

E SE NON FOSSE SEMPRE CONTINUO??