Sempre cross..... ma Proffit parte I

 

Buongiorno a tutti e benvenuti nei nostri 5 minuti di ortodonzia!

Oggi un post super rapido perchè sarò impegnato con il congresso SUSO (di cui spero di parlarvi domani! ecco il link: https://www.suso.it/ ).

Allora eravamo rimasti al cross ed eravamo rimasti con numerose domande e.... quattro pallini!

Oggi apro il Proffit, la parte di diagnosi è scarna, ma c'è una informazione che attira subito la mia attenzione: sui modelli valutare quanto il difetto è scheletrico e quanto e dentale.

Pensandoci un attimo è una cosa che non faccio quasi mai, ma è essenziale: guardare i modelli da dietro. L'inclinazione dei molari (il torque) potrebbe essere l'unica causa del cross, potrebbe non influenzare proprio la malocclusione oppure addirittura essere già in una posizione di compenso (inefficace ovviamente). 

  • Vorrei farvi uno schema ma oggi proprio non ho tempo e in più devo ancora prendere dimestichezza con le app da disegno....

Quindi valutare il torque dei molari (superiori ed inferiori).....

Poi passa alla fase di terapia, ma il discorso diventa lungo e soprattutto si concentra su di un nuovo concetto: espansione lenta o espansione rapida?? Lasciamolo stare per ora..... Nella parte diagnostica poi il prof. Proffit si concentra su un aspetto essenziale: la collaborazione!! assolutamente da valutare in poltrona e aspetto che spesso cambia l'esito delle nostre terapie. Anche questo libro poi ne fa una classificazione in base all'età, ma più per la parte terapeutica quindi rimandiamo sempre ad una futura parte II.

Per riassumere:

Nuova check-list da creare: 

Diagnosi - Studio del caso - Valutazione modelli

ed è subito un pallino:
  • Il torque molare superiore ed inferiore è corretto? (guarda i modelli da dietro)

In più aggiungiamo un pallino alla nostra vecchia check-list

Diagnosi - Prima Visita - Valutazione intraorale

  • il paziente è collaborante?

 


Commenti

  1. Carissimo Dott.Oliva, sono pienamente d’accordo in merito allo studio del caso, analizzando i modelli visionandoli da “dietro”.
    Provo beneficio con questo punto di prospettiva nell’osservazione dei modelli nei casi di protesi amovibile, analizzando l’andamento delle creste in riferimento al piano sagittale. Un modo per analizzare/correggere/confermare l’occlusione rilevata.

    RispondiElimina

Posta un commento

Grazie per il tuo commento!

Post popolari in questo blog

SEGNI DI BJORK (PARTE I)

PARODONTO E TERAPIA

E SE NON FOSSE SEMPRE CONTINUO??